Si possono usare farmaci umani per uso veterinario? Emendamento nella legge di bilancio
Gennaio 27, 2021
I farmaci veterinari spesso hanno un costo notevolmente superiore a quelli umani. E’ per questo che da anni in tanti si chiedono per quale motivo un farmaco umano con lo stesso principio attivo non possa essere usato per gli animali domestici.
A breve potrebbe essere possibile. Infatti è stato presentato dalla deputata Pd, Patrizia Prestipino, un emendamento alla legge di bilancio già approvato in commissione e su cui lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza aveva dato parere positivo. Secondo questo emendamento i veterinari italiani potranno prescrivere per gli animali domestici farmaci per uso umano contenenti lo stesso principio attivo di cui il cane o il gatto necessitano. E’ un risultato importante che farà risparmiare allo Stato nella spesa veterinaria per i canili, le associazioni animaliste e i milioni di italiani che hanno animali da affezione.
Usare farmaci umani per cani e gatti: cosa prevede la legge
Innanzitutto va chiarito che questo è un emendamento che al momento ancora non è diventato legge: c’è bisogno che si ultimi l’iter di approvazione per poter iniziare a ragionare in quest’ottica.
Detto questo, l’emendamento Prestipino precisa che resta comunque valido il principio dell’uso prioritario dei medicinali veterinari per le cure degli animali, ma di fatto viene concesso ai veterinari di poter prescrivere per gli animali “non destinati alla produzione di alimenti”, quindi gli animali da affezione o quelli da lavoro, anche medicinali umani, a condizione che abbiano lo stesso principio attivo rispetto all’equivalente veterinario previsto per la patologia in cura. Il testo affida al medico la valutazione “tenuto conto della natura delle affezioni e del costo delle relative cure”.
Insomma, il veterinario potrà decidere in coscienza cosa è meglio per il proprio paziente e anche per il suo proprietario. Ci potrà, tuttavia, essere una limitazione alla vendita di medicinali non veterinari per curare gli animali qualora si registrino carenze tali da pregiudicare la disponibilità di quegli stessi farmaci per le cure delle persone. In quel caso, con un intervento dell’Aifa, potrà essere disposto il solo utilizzo umano per un periodo da definire in base alla situazione e alle necessità.
Farmaci umani per cani e gatti: come fare
La possibilità di utilizzare farmaci umani sui cani, gatti e animali domestici consente numerosi vantaggi, sia economici che di reperibilità del farmaco. Ma ciò non significa che se ne possa fare un uso indiscriminato.
La somministrazione “fai da te” di farmaci agli animali è una pratica da evitare sempre e comunque in quanto le limitate competenze e la buona fede dei proprietari portano, troppo spesso, a non considerare la potenziale pericolosità di questi medicinali: può capitare che gli animali vadano incontro a malattie analoghe a quelle che colpiscono l’uomo, ma non per questo il farmaco per curarle deve essere lo stesso.
Dovranno essere comunque i medici veterinari a valutare il caso e a decidere quale è la terapia migliore per la risoluzione del problema. Ma forse a breve i veterinari avranno delle possibilità in più per far risparmiare qualcosa ai propri clienti sulle spese per le cure, e potranno avere l’accesso a farmaci umani che non esistono in veterinaria, aumentando la possibilità di garantire anche cure innovative.